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bob dylan

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Yesterday 1967: Tra Summer of Love e debutti rock

Il medico sudafricano Chris Barnard effettua il primo trapianto di cuore mentre in Medio Oriente arabi ed israeliani aggiornano la loro rivalità con un nuovo e doloroso capitolo (Guerra dei Sei Giorni) e in Bolivia viene ucciso il rivoluzionario argentino Ernesto "Che" Guevara. Tra Europa e States si assiste invece al trionfo della controcultura hippie, che sceglie come proprio epicentro spirituale il distretto di Haight-Ashbury a San Francisco. Rivoluzionare ogni aspetto del tradizionale sistema sociale, ricercare alternative rispetto al comune e cauto pensiero borghese e la ricerca di forme liberatorie di espressione, rappresentavano gli ideali di decine di migliaia di giovani che quell'estate si riversarono in sacro pellegrinaggio ad Haight-Ashbury per affermare e celebrare una nuova alba spirituale: nasce la celebre Summer of Love. L'esuberante sensibilità artistico-sociale che anima la città californiana straborda ben presto oltre i suoi confini influenzando tra le altre cose l'industria musicale e cinematografica. Il 1967 è l'anno dei debutti leggendari di The Doors, Velvet Underground e Jimi Hendrix, i quali, in compagnia di Beatles, Jefferson Airplane, Janis Joplin, Bob Dylan, The Who, Rolling Stones, Pink Floyd (...) sono il simbolo di un'audacia creativa che si traduce nell'incessante esplorazione di nuovi universi sonori e di una musica che incoraggia il pubblico a farsi un'idea propria intorno ai tabù sociali. Con Il Laureato di Mike Nichols interpretato da Dustin Hoffmann - confuso sul suo futuro ma di certo disgustato dal modello che i suoi genitori e i loro amici sembrano offrirgli - ha inizio invece la cosiddetta Hollywood Renaissance. Dietro l'angolo si annidano gli scontri e le tensioni del Sessantotto ma quell'anno un clima di amore e ospitalità pervade l'aria: «se stai andando a San Francisco, assicurati di indossare fiori tra i capelli» recitano i versi del singolo "San Francisco", un inno della Summer of Love.

Liam Gallagher e l’arte di mandare tutti affanculo

Liam Gallagher compie 51 anni e per l’occasione abbiamo raccolto il vademecum dei suoi insulti più fragorosi. D’altronde lui è una rockstar e dice solo ciò che pensa, o meglio: dice solo quello che vuole senza pensare