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Roger Waters: «Non mi interessa dell’eredità lasciata dai Pink Floyd»

«Sinceramente non mi interessa dell’eredità lasciata dai Pink Floyd, mi interessa invece il presente, di quello che sta accadendo oggi. Io sto ancora lavorando, sono un uomo giovane (ride ndr.) e penso di avere ancora tanto lavoro davanti a me. Sarò in tour per due anni e ho pubblicato un nuovo album». Con queste parole Mr. Roger Waters apre l’affollatissima conferenza stampa dedicata a The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, la mostra epocale e ufficiale sulla band inglese.

Un viaggio audiovisivo nei cinquant’anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock della storia che offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd. In esposizione oltre trecentocinquanta oggetti mai visti prima che ripercorrono i momenti più importanti della loro carriera. Non mancano ovviamente cimeli legati alle loro esperienze italiane: dalle locandine della leg del Momentary Lapse of Reason Tour che fece tappa nel 1988 a Roma e Torino alle foto inedite dello storico concerto a Venezia. «Tutto questo è un vero e proprio miracolo tecnologico. È stato bello rivedere alcuni nostri oggetti personali che i fan hanno donato per arricchire questa mostra», racconta Waters.

Un’esposizione nata itinerante e tale rimarrà, ci tiene invece a precisare Nick Mason, anche lui altro storico componente dei leggendari Pink Floyd presente alla conferenza. «Questa mostra non è adatta a diventare permanente, perché credo possa continuare ad evolversi. È stato creato un nuovo format come quello che stanno portando in giro per il mondo i Rolling Stones. Penso che queste tecnologie audio-video che sono state inserite all’interno del percorso coinvolgano moltissimo le persone. È veramente fantastico».

Tecnologie che secondo Roger Waters stanno rovinando le nuove generazioni, troppo impegnate a smanettare con gli iPhone: «Sono veramente preoccupato. Ci troviamo su un treno espresso verso l’estinzione. Quella raccontata dalla mostra è una storia interessante, ma la storia che viviamo tutti i giorni è una storia di grande precarietà».

The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, che rimarrà aperta (per il momento) fino al prossimo primo luglio, è un’esposizione che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico con in sottofondo la musica e le voci inconfondibili dei protagonisti: Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. Il momento culminante è la Performance Zone, una stanza che ricrea l’atmosfera dell’ultimo concerto della band andato in scena nel 2005 in occasione del Live 8. La canzone scelta? Ovviamente Comfortably Numb.