dark mode light mode Search Menu
Search

Apu dei Simpson non è espressione di razzismo: parla il produttore

Hank Azaria, il doppiatore americano di Apu, ha lasciato i Simpson in seguito alle controversie riguardanti il personaggio, secondo alcuni rappresentato come uno stereotipo irrispettoso dell’etnia indiana. Ma andiamo con ordine. Nel 2017 il comico di origini indiane Hari Kondabolu ha lanciato un documentario intitolato The Problem With Apu (qui sotto il trailer) che lo vede interagire con alcuni personaggi dello show biz tra cui Aziz Ansari, Whoopi Goldberg e Kal Penn per valutare se il ritratto del cartoon possa essere considerato offensivo. Nel documentario Kondabolu descrive quanti elementi del personaggio di Apu possano essere visti come stereotipi razziali (ecco la compilation che raccoglie i principali), incluso il suo stato di proprietario di un supermercato a basso costo che ha tanti bambini.

Nel dicembre 2017, pochi mesi dopo la messa in onda di The Problem With Apu, il doppiatore Hank Azaria ha raccontato di come le accuse mosse da Hari Kondabolu abbiano avuto un peso emozionale per lui: «Mi fa arrabbiare il fatto che Apu sia stato offensivo o abbia ferito qualcuno». Così la scelta, arrivata a due anni da quelle dichiarazioni, di lasciare il posto all’interno del team della grande produzione della serie americana. A commentare l’uscita di scena di Hank è stato in questi giorni il produttore Al Jan ai microfoni di Radio Times. «Abbiamo sempre scritto Apu come un gran lavoratore, premuroso nei confronti della famiglia e più intelligente di qualsiasi altro a Springfield. La maggior parte delle battute riguardavano Springfield, che non lo apprezza per le sue indubbie qualità. Quindi siamo orgogliosi di lui», ha detto Jan, per poi aggiungere: «Se dovessimo scegliere un attore per il personaggio ora, sceglieremmo qualcuno che sia etnicamente corretto per interpretare Apu».