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Bruce Springsteen ha dedicato “American Skin” a George Floyd

Mentre in molte città americane il popolo è sceso in piazza per protestare contro l’omicidio di George Floyd, gli artisti di tutto il mondo si stanno schierando contro il razzismo sotto lo slogan Black Lives Matter; tra questi c’è anche Bruce Springsteen, il quale ha deciso di dedicare la canzone di apertura del suo programma radiofonico su Sirius XM (Bruce Springsteen: From His Home To Yours), proprio alla vittima di questo ennesimo orribile crimine nei confronti degli afroamericani.

Nello specifico, il Boss ha scelto di dedicare a Floyd il brano American Skin (41 Shots) tratto dall’album High Hopes realizzato nel 2014 con la E-Street Band. Il brano è stato scritto in memoria di Amadou Diallo, un immigrato guineano morto durante uno scontro con la Polizia di New York.

«Otto minuti – ha poi detto il Boss – questa canzone dura quasi otto minuti, tanto quanto il tempo durante il quale George Floyd è riuscito a resistere prima di morire per colpa del ginocchio di un poliziotto di Minneapolis piantato nel collo. È un lasso di tempo molto lungo, durante il quale George ha invocato aiuto, dicendo di non riuscire a respirare. In tutta risposta, il poliziotto è rimasto in silenzio e ha continuato a mantenere il peso sul suo collo. Poi il cuore di George ha smesso di battere ma lui ha continuato ancora che possa riposare in pace».

L’intero appuntamento radiofonico con il cantautore di Long Branch è stato dedicato a questo episodio di violenza e di razzismo: in seguito il musicista ha fatto ascoltare ai suoi fan altri brani per invitarli a riflettere su questo tema, ovvero This Is America di Childish GambinoBurnin’ And Lootin di Bob Marley e i Wailers, Who Will Survive in America? di Kanye West, e poi Murder Most Foul di Bob Dylan.