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Nel caso non l’aveste ancora fatto, correte ad ascoltare il nuovo singolo di Venerus

Ieri notte ho sognato di volare. La sequenza di immagini aveva per cornice un posto sicuro, il mio, e non era necessario ordinare al corpo di librarsi in aria: accadeva e basta. Le suole delle Vans salutavano i sanpietrini, le braccia libere e incerte a contrastare la forza di gravità, le parole cessavano di farsi la guerra in testa per abbracciare la magia. E più mi allontanavo, più riuscivo a vedermi. “Forse è che appartengo a un mondo un po’ magico/Vorrei volare via lontano da qui/E a volte sento tutto attorno un po’ strano/Chissà se qualcun altro è fatto così”. Ogni pensiero vola è l’ultimo regalo musicale di Venerus e MACE, una polaroid tenuta capovolta da due mani con il mare sullo sfondo. Che la guardi, la riguardi, la ascolti e la senti. Fai un bel respiro, la lasci entrare ad occhi chiusi e quando li riapri sei da un’altra parte. Le strofe ondeggiano calme su una base strumentale che trasuda ricchezza espressiva, mostrandoci mille e uno modi in cui l’R&B può ancora miracolosamente ammaliarci. Ad un primo ascolto non riusciamo a cogliere in maniera cristallina ogni sillaba cantata da Venerus, ma questa parziale comprensione è una prerogativa preziosa tanto della sua arte quanto dei nostri sogni. Sentiamo forte il richiamo di un “altrove”. Forse una finestra, una scogliera, o un’altra persona: ci sporgiamo da esse con tutte le nostre particelle e, anziché cadere, iniziamo a fluttuare.
Il banner di YouTube vi metterà in guardia sul videoclip ufficiale di questo brano, poiché presenta immagini “forti” per lo spettatore. E poi? E poi premerete play, vi godrete un film di quattro minuti e due secondi, e alla fine sarete felici di quell’azzardo puntale e perfetto.