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L’MTV Unplugged di Rkomi è la vittoria delle sue evoluzioni

22 settembre 2021, Teatro Carcano, Milano. Una data ed un luogo che Rkomi, il rap e la musica italiana faranno fatica a dimenticare. Per il pubblico presente quella sera, invece, sarà impossibile scordare le sensazioni provate dal momento in cui ci si è seduti timidamente sulle morbide poltroncine in velluto del teatro, fino alla chiusura del rosso sipario e la riaccensione delle luci che ci hanno riportati alla realtà dopo un’ora di musica e intimità. La serata inizia con Mirko che, in giacca denim sbottonata e con un calice di vino rosso nella mano destra, raggiunge il palcoscenico partendo dal centro della platea, accompagnato solo dalla timida quiete degli spettatori. Tutti gli occhi sono ora puntati su di lui e dopo pochi ed interminabili secondi di silenzio, il pubblico si scioglie finalmente in un applauso. Il velario si apre svelando un palco sapientemente allestito con fiori colorati (una citazione all’MTV Unplugged dei Nirvana?), iridescenti lampadari e due sgabelli azzurri. Intorno alla scena siedono Luca Faraone, Paco Martucci, Francesco Lucidi e Mauro Laconi, alcuni dei musicisti che accompagneranno Rkomi nella rivisitazione unplugged dei brani del suo ultimo disco, Taxi Driver, una cover di Ridere di te di Vasco Rossi e alcuni pezzi più datati della sua discografia come: Apnea, Mai più e Visti dall’alto.

Poi ci sono i colleghi e amici di MirkoChiello è il primo ad arrivare sul palco, per Cancelli di mezzanotte, scaldando l’atmosfera con una voce chiara ed un’intonazione perfetta che dimostrano quanto margine di crescita abbia ancora l’ex FSKMadame entra a sorpresa per il rmx di Partire da te, si siede accanto a Rkomi e incanta il Teatro Carcano con la sua strofa. Il terzo in formazione è l’amico d’infanzia di MirkoErnia salta on stage come fosse un concerto rap in un club, senza farsi intimidire dalla compostezza degli spettatori e l’eleganza del ambiente, la stessa cosa farà poi Irama in occasione di Luna piena. Classe e finezza tornano a farla da padrona con l’arrivo di Roshelle, che guarda negli occhi Rkomi mentre cantano e condividono uno speciale momento di arte ed emozioni. Uno dei momenti più alti della serata arriva insieme a Gaia, le sue note in portoghese teletrasportano l’intero teatro da Milano a Bahia facendo brillare gli occhi e increspando di brividi la pelle dei presenti. L’apice del live è sicuramente Apnea – la migliore canzone della carriera di Rkomi – per la quale si svuota lo scenario e lo accompagna solo una chitarra acustica. Il palco torna poi a riempirsi per Ho spento il cielo insieme a Tommaso Paradiso, Me o le mie canzoni e in chiusura Taxi Driver e l’assolo di Luca Faraone.

La chiusura del sipario ed il buio che avvolge per alcuni istanti la sala del Teatro Carcano sanciscono la fine della quarta edizione italiana del famoso format internazionale di MTV – il disco è già disponibile mentre lo special tv andrà in onda in data da definire. Iniziato nel 1989, MTV Unplugged nel corso degli anni ha visto esibirsi (solo per citarne alcuni) Nirvana, Oasis, Paul McCartney e Lenny Kravitz. Nel 2021 poter assistere ad un ragazzo di 27 anni, partito da Calvairate come rapper e dopo poco più di 5 anni di carriera arrivare ad aggiungere un tassello alla storia della musica italiana è qualcosa di non trascurabile. Taxi Driver è la dimostrazione di come l’evoluzione graduale e non forzata possa portare a storici risultati. Rkomi si è dato il tempo di crescere musicalmente, iniziando con un suo rap caratteristico, passando per le sfumature pop di Dove gli occhi non arrivano per poi maturare una consapevolezza artistica che attinge al rock, al blues, al pop ed al resto della musica urban. Insomma, Rkomi si è ritagliato un posto nella storia della bella musica italiana ed il suo percorso deve essere un esempio non solo per i rapper, ma per ogni artista che voglia fare musica nel ventunesimo secolo.