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Come suona “Emotion Sickness”, il ritorno dei Queens of the Stone Age?

“Emotion Sickness” è tutto quello che vorremmo sempre sentire: l’acidità delle chitarre, un ritmo incalzante e quella potenza mista.

Nella cerchia degli appassionati della musica rock (ancora esiste, fidatevi) ci sono alcune band che sembrano essere intoccabili, incastonate nel tempo come delle creature da venerare prima che da ascoltare. Una di queste è sicuramente i Queens of the Stone Age, capisaldi dello stoner rock, nati dalle ceneri dei Kyuss e considerati un vero e proprio gruppo-icona che nel corso degli anni ha coinvolto nei suoi album artisti del calibro di Dave Grohl, Matt Cameron e il compianto Mark Lanegan. Ed è forse proprio per questo che quando esce un nuovo lavoro di una band come i Queens of the Stone Age, il mondo del rock si ferma, in una catarsi di quasi totale incredulità, soprattutto se l’attesa è durata ben sei anni. Il prossimo 16 giugno uscirà infatti In Times New Roman…, anticipato dal singolo Emotion Sickness. Ma, come suona l’atteso ritorno dei Queens of the Stone Age? Semplicemente come dovrebbe suonare. Quando ti fai carico di una vocazione musicale come quella dello stoner rock, cambiare qualcosa sarebbe un’eresia, ed è per questo che Emotion Sickness è tutto quello che vorremmo sempre sentire: l’acidità delle chitarre, un ritmo incalzante che ti fa venir voglia di saltare dal divano e, soprattutto, quella potenza mista a spavalderia tipica del cantato di Homme. Quattro minuti e mezzo dal sapore anni Settanta, ci fanno immaginare di guidare una cabrio decappottabile per le decadenti vie di Seattle, dove tutto è iniziato e dove, per fortuna, tutto torna sempre.