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I migliori film di sempre sull’11 settembre

Come il 1914 ha segnato l’ingresso nel XX secolo, l’11 settembre 2001 ha segnato l’ingresso nel XXI secolo: i film che meglio raccontano la tragedia

Se lo chiedi, ognuno di noi si ricorda perfettamente dov’era e cosa stava facendo in quel momento. Sono queste le cose che cambiano la storia. È la frase che ognuno di noi potrebbe sottoscrivere, tragicamente adatta per descrivere un evento che ha sconvolto le vite di chiunque abbia vissuto quella giornata, che fosse piccolo o grande non importa. Stiamo parlando dell’11 settembre. Come il 1914 ha segnato l’ingresso nel XX secolo, l’11 settembre 2001 ha segnato l’ingresso nel XXI secolo. La settima arte ha dato il suo contributo inquadrando l’evento spartiacque in molti modi differenti, con prodotti che hanno trattato direttamente o, in alcuni casi, risentito trasversalmente del grave attentato.

La 25ª ora

Uno dei primi film girati a New York dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 ed anche il primo a mostrare inquadrature di Ground Zero. È a suo modo un’acuta riflessione di Spike Lee sul senso di spaesamento che la Grande Mela ha provato dopo l’attentato, sebbene in apparenza descriva la storia di Monty (Edward Norton), un benestante spacciatore newyorkese che decide di passare l’ultima notte di libertà con la fidanzata e due amici prima di dover scontare sette anni di reclusione. È proprio in questo momento che le paure sul futuro iniziano ad emergere. Il monologo che Edward Norton vomita allo specchio diventa la rappresentazione traslata di una città ferita, rabbiosa, non domita. Un film enorme ed emozionante.

Fahrenheit 9/11

È il docu-film diretto dal controverso regista Michael Moore – celebre per i suoi lavori politicamente polemici – premiato con la Palma d’Oro a Cannes; un attacco frontale alle politiche del presidente George W. Bush (2001-2009). Offre un’approfondita investigazione dell’amministrazione del Presidente per tentare di comprendere le reali ragioni della guerra in Iraq e Afghanistan. La pellicola indaga sull’utilizzo dei media per spingere l’opinione pubblica ad associare i tragici eventi dell’11 settembre alle operazioni belliche portate avanti dagli Stati Uniti e dai paesi della NATO per più di vent’anni.

United 93

Il volo United 93 (uno degli aerei coinvolti nel quadruplo dirottamento di quel 11 settembre) viene dirottato dai terroristi islamici di Al Qaida per colpire la Casa Bianca ma i suoi passeggeri sono pronti a una strenua ed eroica resistenza. Un volo da molti dimenticato in quanto non penetrò nelle Twin Towers, non distrusse un’ala del Pentagono ma precipitò vicino a Shanksville in Pennsylavania. Il film di Paul Greengrass, realizzato con la collaborazione di molti parenti delle vittime, provvede a riportare alla nostra memoria quel volo, in cui l’eroico sacrificio dei suoi 37 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio evitò con molta probabilità (sebbene non sia mai stato dimostrato) che l’aereo impazzito potesse colpire un bersaglio sensibilissimo come la Casa Bianca. Uno dei film più intensi e scioccanti dello scorso decennio.

Reign Over Me

L’ex dentista Charlie Fineman (Adam Sandler) ha perso ogni contatto con la realtà, non riuscendo a superare il trauma della morte della moglie e delle figlie, a bordo di uno degli aerei kamikaze dell’11 settembre. L’incontro casuale con Alan Johnson (Don Cheadle), affermato dentista a Manhattan e suo vecchio compagno d’università, lo costringerà però ad affrontare i suoi demoni interiori, avviandolo lentamente verso una possibile guarigione. Un film sul dolore e sul suo difficile superamento, sullo spaesamento di una città, New York, e dei suoi abitanti, ma anche una pellicola onesta, toccante, che tratta argomenti difficili senza mai scadere nel melodramma.

Zero Dark Thirty

Il “lungo 11 settembre” nella pellicola di Kathryn Bigelow, prima donna a vincere il premio Oscar come miglior regista (2010). Dopo gli attacchi terroristici del 2001 Osama Bin Laden è diventato uno degli uomini più ricercati del pianeta. La caccia al leader terrorista occupa le risorse e l’attenzione di un’unità antiterrorismo della Marina degli Stati Uniti e di Maya Lambert (personaggio solo in parte fittizio), un’agente della CIA, inviata in Pakistan. Il titolo del film significa mezzanotte e mezzo nel gergo militare, cioè l’ora in cui, il primo maggio 2011, scattò l’operazione militare che portò all’uccisione di Osama Bin Laden: un’operazione per la prima volta raccontata in maniera autentica, dettagliata e minuziosa.