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Santi Francesi, qui e ora

Dopo undici anni di carriera e la partecipazione ad X Factor, i Santi Francesi arrivano (finalmente) a Sanremo: «La musica deve saper anche disturbare», raccontano nella nostra intervista

I Santi Francesi sono il duo hard-pop che non ti aspetti e che potrebbe lasciare veramente il segno sul palco di questo Sanremo. Dopo aver partecipato a Sanremo Giovani con il brano Occhi tristi, ora è giunto il tempo di fare un ulteriore salto nel vuoto e di farsi spazio tra i big della kermesse più amata ed ambita d’Italia. Alessandro De Santis e Mario Francese si raccontano telefonicamente in un pomeriggio di fine gennaio. Quando gli chiediamo come stiano vivendo questo momento particolare nella loro carriera, visto il turbinio di prove, fitting e impegni che riempirà la loro agenda, dall’altro lato nella cornetta Alessandro conferma le mie impressioni a caldo. «Questo è stato veramente un periodo caotico, ma noi siamo veramente tranquilli. Cerchiamo sempre di ponderare le nostre aspettative e soprattutto le nostre proiezioni nel futuro. Abbiamo già fatto diverse prove in teatro e con l’Orchestra e devo confessare che in quel momento abbiamo tremato un pochetto. Il nostro obiettivo è fare un vero spettacolo per le persone che ci seguono, quindi cercheremo di concentrarci principalmente su questo». 

Il Festival viene spesso visto come un punto di approdo oppure come il grande passo che viene compiuto nei riguardi di un nuovo possibile inizio, magari anche verso qualcosa di più grande ed inaspettato. Eppure, i Santi Francesi in questo momento vogliono solo cercare di frenare tutto quello che Sanremo potrebbe rappresentare per la loro carriera, iniziata undici anni fa sotto un’altra nomenclatura (The Jab ndr.). «Noi viviamo e affrontiamo qualsiasi situazione si presenti lungo il nostro cammino come un piccolo step, un passo in avanti. Quindi sicuramente Sanremo rappresenterà una grande vetrina, ma noi cercheremo sempre di essere il più possibile “morbidi” e tranquilli». Il pezzo che portano all’Ariston si intitola L’amore in bocca ed è stato scritto insieme a Cecilia Del Bono, giovane cantautrice sotto contratto con Epic Records. Lavorare al pezzo unendo due punti di vista, quello maschile e quello femminile, è stata una sfida che i Santi Francesi hanno accolto in maniera del tutto spontanea. «Abbiamo lavorato alla canzone con Cecilia quasi un anno fa. In realtà il suo titolo originario avrebbe dovuto essere L’amaro in bocca, ma per errore scrissi la parola “amore” e parlandone con Mario devo dirti che ci ha affascinato».

«La nostra penna e quella di Cecilia si sono incontrate senza spiegarci nel dettaglio cosa intendessimo o cosa volessimo comunicare – continua – quindi al suo interno si possono ritrovare tante immagini e una buona parte del nostro vissuto. L’amore in bocca ci piace perché in un certo senso rimane una sorta di mistero indefinibile per no. È una canzone romantica, con la quale si può piangere liberamente». Per i Santi Francesi la musica può e deve essere qualcosa di non necessariamente positivo, felice o allegro. Ce lo avevano già spiegato in una vecchia chiacchierata in merito al loro primo EP In fieri, ma il loro pensiero non è cambiato, anzi. «Negli ultimi tempi, la musica viene considerata come il mezzo che magari ti permette di avvicinarti alle radio, ma quasi esclusivamente come se fosse una dichiarazione e non un atto creativo. In questi giorni ci è capitato di leggere delle recensioni del pezzo in cui si diceva che la nostra canzone lasciasse semplicemente l’amaro in bocca. Capisci che per noi non deve essere sono la ricreazione di un sentimento o di una sensazione… la musica deve saper anche disturbare».

Gli chiedo se la pressione abbia mai giocato un brutto scherzo su di loro nell’arco di questi anni passati tra lo studio e i palchi. «Ci è capitato eccome nel fare questo mestiere, ma con il tempo abbiamo imparato a mettere da parte l’ansia e questa è la cosa migliore, perché vuoi che questo sia il tuo futuro. Noi la intendiamo proprio così. Si parla troppo del lato competitivo di Sanremo, del fatto che sia una gara in cui devi a tutti i costi vincere, ma noi stiamo cercando di allontanarci il più possibile da questa visione del Festival. L’unica garanzia è quella di esserci, di esistere in quanto artisti». E il futuro dei Santi Francesi nel dopo-Sanremo? «Non possiamo ancora anticipare granchè, però possiamo dirti che non vediamo l’ora di pubblicare delle nuove canzoni. Aspettatevi anche un bel tour, perché moriamo dalla voglia di salire sul palco e incontrare chi ci segue. Per noi è sempre la soddisfazione più grande in assoluto».