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“Oppenheimer” è il miglior film dell’anno: tutti i vincitori degli Oscar 2024

Cerimonia scontata? Per una volta questa non è una affatto una brutta notizia. A fare il pieno di statuette è stato il film di Christofer Nolan, Emma Stone trionfa come Miglior attrice

Cerimonia scontata? Per una volta questa non è una affatto una brutta notizia. Alle piacevoli conferme e all’altrettanto benvenuta sorpresa hanno poi fatto da contorno un nudo John Cena che annuncia il Miglior Costume, la spilla rossa per Gaza di Billie Eilish (e non solo) e l’esilarante performance Just Like Ken di Ryan Gosling che costa il vestito alla regina della serata Emma Stone, di nuovo insieme a Gosling come in Crazy Stupid Love e La La Land. A fare il pieno di statuette (sette) è stato il film che tutti davano per favorito alla vigilia, Oppenheimer di Christofer Nolan. Tutti o quasi i premi più ambiti sono finiti nelle tasche del grande affresco su più piani temporali dedicato alla bomba atomica: Miglior film, Miglior Regista, Miglior Attore protagonista e non protagonista. È l’incoronazione di Nolan, Cillian Murphy e Robert Downey Jr., tutti alla loro prima volta con la statuetta in mano.

Secondo pronostico anche la vittoria del capolavoro La zona d’interesse – «il miglior film sull’olocausto dai tempi di Schindler’s List» per Steven Spielberg (e non solo) – di Jonathan Glazer nella categoria Miglior film internazionale, battendo meritatamente la pur agguerrita concorrenza del nostrano Io Capitano di Garrone e il francese Anatomia di una caduta di Justine Triet. Il regista britannico è l’eroe della serata per le sue accorate parole sul dramma che sta coinvolgendo la striscia di Gaza. Trionfo secondo pronostico anche per il bellissimo Il ragazzo e l’airone di Myiazaki nella categoria dedicata all’animazione. Per la grande sorpresa della serata dobbiamo aspettare la categoria Miglior attrice dove Emma Stone batte la favorita della vigilia Lily Gladstone, moglie di Leonardo Di Caprio nell’affresco Killers of the Flowers Moon di Martin Scorsese.

Non solo il premio alla miglior attrice per Povere Creature! del greco ormai habitué del red carpet Yorgos Lanthimos che, contro le aspettative, è in grado di strappare ben quattro Oscar. La più lucente è però proprio quella della già citata Emma Stone, esuberante e brillante nella serata del Dolby Theatre quanto sul Grande Schermo nei panni della moderna ed irriverente Frankenstein Emma Beatrix. Di seguito la lista completa di tutti i vincitori degli Oscar 2024.

Miglior film
American Fiction
Anatomia di una caduta
Barbie
The Holdovers – Lezioni di vita
Killers of the Flower Moon
Maestro
Oppenheimer
Past Lives
Povere creature!
La zona d’interesse

Miglior regista
Jonathan Glazer (La zona d’interesse)
Yorgos Lanthimos (Povere creature!)
Christopher Nolan (Oppenheimer)
Martin Scorsese (Killers of the Flower Moon)
Justine Triet (Anatomia di una caduta)

Miglior attore
Bradley Cooper (Maestro)
Colman Domingo (Rustin)
Paul Giamatti (The Holdovers – Lezioni di vita)
Cillian Murphy (Oppenheimer)
Jeffrey Wright (American Fiction)

Miglior attrice
Annette Bening (Nyad – Oltre l’oceano)
Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon)
Sandra Hüller (Anatomia di una caduta)
Carey Mulligan (Maestro)
Emma Stone (Povere creature!)

Miglior attore non protagonista
Sterling K. Brown (American Fiction)
Robert De Niro (Killers of the Flower Moon)
Robert Downey Jr. (Oppenheimer)
Ryan Gosling (Barbie)
Mark Ruffalo (Povere creature!)

Miglior attrice non protagonista
Emily Blunt (Oppenheimer)
Danielle Brooks (Il colore viola)
America Ferrera (Barbie)
Jodie Foster (Nyad – Oltre l’oceano)
Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers – Lezioni di vita)

Miglior sceneggiatura originale
Anatomia di una caduta — Justine Triet, Arthur Harari
The Holdovers – Lezioni di vita — David Hemingson
Maestro — Bradley Cooper, Josh Singer
May December – Samy Burch, Alex Mechanik
Past Lives — Celine Song

Miglior sceneggiatura non originale
American Fiction — Cord Jefferson
Barbie – Greta Gerwig, Noah Baumbach
Oppenheimer — Christopher Nolan
Povere creature! — Tony McNamara
La zona d’interesse — Jonathan Glazer

Miglior colonna sonora
American Fiction – Laura Karpman
Indiana Jones e il quadrante del destino – John Williams
Killers of the Flower Moon – Robbie Robertson
Oppenheimer – Ludwig Göransson
Povere creature! – Jerskin Fendrix

Miglior canzone originale
The Fire Inside – Diane Warren (Flamin’ Hot)
I’m Just Ken – Mark Ronson & Andrew Wyatt (Barbie)
It Never Went Away – Jon Batiste & Dan Wilson (American Symphony)
Wahzhazhe (A Song for My People) – Scott George, Kenny Bighorse, Vann Bighorse (Killers of the Flower Moon)
What Was I Made For? – Billie Eilish & Finneas (Barbie/em>)

Miglior fotografia
El Conde – Edward Lachman
Killers of The Flower Moon – Rodrigo Prieto
Maestro – Matthew Libatique
Oppenheimer – Hoyte van Hoytema
Povere creature! – Robbie Ryan

Miglior montaggio
Anatomia di una caduta – Laurent Sénéchal
The Holdovers – Lezioni di vita – Kevin Tent
Killers of The Flower Moon – Thelma Schoonmaker
Oppenheimer – Jennifer Lame
Povere creature! – Yorgos Mavropsaridis

Miglior scenografia
Barbie – production design: Sarah Greenwood; set decoration: Katie Spencer
Killers of The Flower Moon – production design: Jack Fisk; set decoration: Adam Willis
Napoleon – production design: Arthur Max; set decoration: Elli Griff
Oppenheimer – production design: Ruth De Jong; set decoration: Claire Kaufman
Povere creature! – production design: James Price and Shona Heath; set decoration: Zsuzsa Mihalek

Migliori costumi
Barbie – Jacqueline Durran
Killers of The Flower Moon – Jacqueline West
Napoleon – Janty Yates, Dave Crossman
Oppenheimer – Ellen Mirojnick
Povere creature! – Holly Waddington

Miglior makeup e hairstyling
Golda – Karen Hartley Thomas, Suzi Battersby, Ashra Kelly-Blue
Maestro – Kazu Hiro, Kay Georgiou, Lori McCoy-Bell
Oppenheimer – Luisa Abel
Povere creature! – Nadia Stacey, Mark Coulier, Josh Weston
La società della neve – Ana López-Puigcerver, David Martí, Montse Ribé

Miglior sonoro
The Creator – Ian Voigt, Erik Aadahl, Ethan Van der Ryn, Tom Ozanich, Dean Zupancic
Maestro – Steven A. Morrow, Richard King, Jason Ruder, Tom Ozanich, Dean Zupancic
Mission Impossible: Dead Reckoning – Parte 1 – Chris Munro, James H. Mather, Chris Burdon, Mark Taylor
Oppenheimer – Willie Burton, Richard King, Gary A. Rizzo, Kevin O’Connell
La zona d’interesse – Tarn Willers, Johnnie Burn

Migliori effetti visivi
The Creator – Jay Cooper, Ian Comley, Andrew Roberts, Neil Corbould
Godzilla Minus One – Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi, Tatsuji Nojima
Guardiani della Galassia Vol. 3 – Stephane Ceretti, Alexis Wajsbrot, Guy Williams, Theo Bialek
Mission Impossible: Dead Reckoning Parte Uno – Alex Wuttke, Simone Coco, Jeff Sutherland, Neil Corbould
Napoleon – Charley Henley, Luc-Ewen Martin-Fenouillet, Simone Coco, Neil Corbould

Miglior film internazionale
Io capitano (Italia) — Matteo Garrone
Perfect Days (Giappone) — Wim Wenders
La società della neve (Spagna) — J.A. Bayona
The Teachers’ Lounge (Germania) — İlker Çatak
La zona d’interesse (Regno Unito) – Jonathan Glazer

Miglior film d’animazione
Elemental – Peter Sohn
Nimona – Nick Bruno, Troy Quane
Il ragazzo e l’airone – Hayao Miyazaki
Robot Dreams – Pablo Berger
Spider-Man: Across the Spider-Verse – Justin K. Thompson

Miglior documentario
Bobi Wine: The People’s President – Moses Bwayo, Christopher Sharp
The Eternal Memory — Maite Alberdi
Four Daughters — Kaouther Ben Hania
To Kill a Tiger — Nisha Pahuja
20 Days in Mariupol – Mstyslav Chernov

Miglior cortometraggio
The After – Misan Harriman, Nicky Bentham
Invincible – Vincent René-Lortie, Samuel Caron
La meravigliosa storia di Henry Sugar – Wes Anderson, Steven Rales
Night of Fortune – Lasse Lyskjær Noer, Christian Norlyk
Red, White and Blue – Nazrin Choudhury, Sara McFarlane

Miglior cortometraggio documentario
The ABCs of Book Banning – Sheila Nevins, Trish Adlesic
The Barber of Little Rock – John Hoffman, Christine Turner
Island in Between – S. Leo Chiang, Jean Tsien
The Last Repair Shop – Ben Proudfoot, Kris Bowers
Nǎi Nai & Wài Pó – Sean Wang, Sam Davis

Miglior cortometraggio d’animazione
Letter to a Pig – Tal Kantor, Amit R. Gicelter
Ninety-five Senses – Jerusha Hess, Jared Hess
Our Uniform – Yegane Moghaddam
Pachyderme – Stéphanie Clément, Marc Rius
War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko – Dave Mullins, Brad Booker