dark mode light mode Search Menu
Search

“Shockwave”, la spavalderia di Liam Gallagher

Non si è mai seduto sugli allori, Liam Gallagher. Mai. Neanche dopo il successo planetario con gli Oasis. Ed eccolo già qui con un nuovo progetto: si intitola Shockwave, uscira domani ed è tratto dal suo secondo album, Why Me? Why Not. Il brano – suonato in anteprima ieri sera all’Hackney Round Chapel di Londra – esplode immediatamente con un riff che ricorda gli Who e i T-Rex, poi arriva come una bomba la voce di Liam che cattura già dalla prima frase. “You sold me right down the river/You had to hold me back”, canta, “You could’ve looked for the sunshine/But you had to paint the whole thing black”. Il ritornello ti si attacca subito e lo canteremo per il resto dell’anno: “It’s coming round like a shockwave”.

Liam Gallagher non sembra cambiato di una virgola: è ancora lo spavaldo di un tempo (sul palco e nella vita) e questo si traspone anche nel suo nuovo progetto solista che – numeri alla mano – sembra andare a gonfie vele. «Sono stra-felice», dice. «Stra-felice di essere vivo, stra-felice di fare canzoni, non vedo l’ora di portarle in giro. È bello avere della nuova musica perchè vuole dire che posso suonarla sul palco e fargliela sentire a certa gente, perché è questo quello che faccio. Facciamocene una ragione, è noioso stare senza di me».

Shockwave è nata tra Los Angeles e Londra con due dei collaboratori che hanno lavorato anche sull’album As You Were: Andrew Wyatt, che ha vinto un Oscar per aver partecipato alla stesura di  Shallow dal film A Star Is Born, e il vincitore di svariati Grammy Greg Kurstin. Il brano segna l’inizio di un’estate molto movimentata per il rocker di Manchester: l’ 8 giugno sarà in Italia al Medimex di Taranto successivamente si esibirà sul palco piramidale di Glastonbury per poi tornare ancora in Italia, a Barolo per il festival Collisioni 2019, il 4 luglio. A settembre sarà la volta del nuovo album che «sarà un album migliore di As You Were», promette Liam. «E questa la dice lunga, perchè è stato un album epico, no?».