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Morrissey è un genio, un poeta, uno sparatore seriale di boiate e un fottuto narcisista arrogante. Tuttavia, alla soglia dei 61 anni – li compirà il prossimo maggio – Moz sa ancora come scrivere canzoni di un certo spessore. A distanza di tre anni dal suo ultimo lavoro di inediti (California Son dello scorso anno è, di fatto, una raccolta di cover), l’ex Smiths esce fuori con I’m Not A Dog On A Chain, prodotto da Joe Chiccarelli e registrato in Francia (Studi La Fabrique, Saint-Rémy-de-Provence). I’m Not A Dog On A Chain porta Morrissey a sondare nuovi territori musicali ed emerge chiaro già dalle prime note; Jim Jim Falls, la roboante traccia d’apertura, è a metà tra i Charlatans e i primi Prodigy, mentre i sei minuti del singolo Bobby, Don’t You Think They Now? – con la partecipazione di Thelma Houston – aprono la strada ad un rock elegantemente mischiato con note soul dal quale, emerge acido, un superbo solo di sax quasi in coda al brano. C’è poi, ed è probabilmente il momento più alto dell’intero lavoro, What Kind Of People Live In These Houses?, un pezzo di una fluidità armonica incredibile.

L’aria di rinnovamento si respira anche altrove, come nell’elettro pop di Once I Saw The River Clean e nel jazz rumoristico di The Secret Of Music. Morrissey non è più quel ragazzo coi gladioli di tanti, ormai troppi, anni fa, ma continua ad interrogarsi sulla verità, ad incazzarsi (a far incazzare) e a sgomitare. Anziché sviscerare drammi adolescenziali oggi, dall’alto della sua maturità, combatte contro quello che il mondo gli propina. Musicalmente il disco regge ed eccetto pochi momenti infelici come la title-track, oppure Darling, I Hug A Pillow, è un disco buonissimo dall’arrangiamento maniacale. Forse troppo maniacale. Insomma, dopo qualche incertezza, Moz è tornato alla grande. E sì, aveva ragione Nick Cave quando diceva che «qualunque idiozia Morrissey postuli, non possiamo trascurare il fatto che ha scritto un catalogo vasto e straordinario che ha migliorato la vita di molte persone. Questa non è una cosa da poco. Ha creato opere originali e di incomparabile bellezza, che sopravviveranno a lungo alle sue offensive preferenze politiche».