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Professor Macklemore non sale in cattedra

Gemini (dal latino gemelli) è il quarto album in studio di Macklemore ma i pezzi al suo interno sono al massimo cugini di quarto grado. Si spazia tra sonorità blues e trap, hip hop old school e gospel. L’album nel complesso vince ma non convince, nel senso che mostra una perizia e una cura che non possono essere ignorate ma senza fuochi d’artificio. L’istrione di Seattle stavolta sembra essere appagato – lui stesso aveva dichiarato di aver scritto l’album in un momento facile, con l’unico obiettivo di riuscire a partorire motivetti orecchiabili e leggeri – malgrado sull’interfaccia di Spotify spunti l’etichetta “explicit” accanto a dodici pezzi su sedici. Inoltre l’intero album (fatta eccezione per Ten Million) è composto di featuring, che spesso portano in scena anche nomi di grande spicco come Kesha, con la quale ha duettato in Good Old Days.

Gli estratti più d’impatto sono Glorious, una hit già colonna sonora di spot televisivi e immancabile singolo delle playlist più in voga su radio e network, ma anche Intentions che, con un po’ di fantasia, mostra analogie, in particolare per l’arrangiamento chitarra e voce, con la versione di Same Love con Ed Sheeran. Un altro pezzo interessante è How to Play the Flute, che ha un sound e una sezione ritmica dichiaratamente trap. È però Firebreather il pezzo alla Kendrick Lamar, con chitarra elettrica e flow incalzante. E per non farsi mancare proprio nulla, il buon Macklemore in appendice all’album, con Miracle, tira in ballo niente popò di meno che archi e contrabbasso, lasciando a casa le percussioni e sprigionando una improbabile anima soul che ci conduce a Excavate, pezzo comunque di ottima fattura, che termina proprio con il latinismo che dà il nome all’album. Se siete amanti di synth drama e ritornelli dalle melodie orecchiabili e, ad onor del vero, abbastanza radiofonici, Gemini è un album senza troppe pretese ma da ascoltare. Se invece state cercando il The Dark Side of the Moon dell’alternative rap… forse non siete nel posto giusto.