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I 10 migliori dischi italiani del 2020

10. Elodie, This is Elodie

Possiamo dire, senza girarci troppo intorno, che Elodie è la donna per eccellenza del panorama musicale italiano del 2020. Con il suo terzo album in studio, pubblico lo scorso gennaio, la cantante ha portato a casa tantissimi successi. Composto da 19 tracce, This is Elodie è un album corposo che raccoglie diversi grandi singoli della cantante, come Nero Bali con Michele Bravi e Gué Pequeno, Margarita con Marracash e Mal di testa con Fabri Fibra. Tra dischi d’oro e di platino, il 2020 di Elodie è stato un anno decisamente stellare che ha segnato l’ascesa della cantante nel panorama musicale italiano. Tra i tanti momenti importanti legati al disco c’è sicuramente la partecipazione al festival di Sanremo con il brano Andromeda, scritto da Mahmood e composto e prodotto da Dardust, che le è valso il settimo posto alla 76esima edizione della kermesse musicale italiana. Anche se l’estate è ormai finita da un pezzo, c’è chi ancora canticchia Guarana e ascolta il remix di Andromeda con Madame, segno che i brani di This is Elodie hanno segnato il 2020 e hanno spianato la strada alla cantante per un futuro ricco di grandi progetti e successi.

9. Samuele Bersani, Cinema Samuele

Credo che a nessuno potrebbe venire in mente un titolo migliore per questo grande album di Samuele Bersani. A sette anni da Nuvola numero nove, il cantautore ha pubblicato un album intimo e allo stesso tempo ironico. Composto da 10 brani, Cinema Samuele è un affresco che racconta il cambio di rotta di Bersani e la voglia di tornare a far emozionare con la sua musica. Un bel ritorno che ha reso meno pesante questo nefasto 2020.

8. Speranza, L’ultimo a morire

Se c’è un artista che nel 2020 si è fatto davvero notare, questo è Speranza. Il suo album di debutto, pubblicato con Sugar/Universal, mescola perfettamente rime crude a immagini di vita reale. Tra francese, italiano e napoletano, Speranza ha chiamato a raccolta molti artisti della scena rap e urban italiana, tra cui Massimo Pericolo, Tedua e Gué Pequeno. Come se non bastasse, questo disco vanta anche delle produzioni di tutto rispetto realizzate da producer come Night Skinny, Crookers e Don Joe. Se non avete avuto ancora modo di fare un tête-à-tête con il disco di Ugo Scicolone (questo il suo vero nome) vi consigliamo di recuperarlo al più presto possibile. Siete ancora in tempo per chiudere il 2020 con il botto, inutile perdere tempo.

7. Sfera Ebbasta, Famoso

“Dalle popolari fino a essere popolare” canta Sfera Ebbasta nella traccia che dà il titolo al suo ultimo album, Famoso, pubblicata lo scorso 18 dicembre. Sfera quest’anno è stato l’uomo dei record: Famoso è il disco italiano con più riproduzioni streaming di sempre nel giorno di uscita, ha fatto disco di platino in una settimana e i suoi singoli sono entrati tutti nella playlist globale di Spotify. Tra maxi billboard a New York, una via dedicata nella sua città, Cinisello Balsamo, e una serie di collaborazioni stellari, il kid di Cinny ha confermato di essere sulla vetta del mondo e di non voler lasciare il suo scettro a nessuno. Sfera si gode la popolarità e il successo e in questo disco, oltre a gli sk sk, ai soldi e alle fighe, Gionata Boschetti racconta il suo rapporto con la fama e le luci e ombre di uno dei lavori più belli del mondo.

6. Diodato, Che vita meravigliosa

Il 2020 è decisamente stato l’anno di Diodato. Ha trionfato al festival di Sanremo e poi ai David di Donatello. Ha poi ottenuto il Nastro D’Argento con il brano Che vita meravigliosa. Ma non è finita qui: ha portato a casa il premio come Miglior Artista Italiano agli MTV Europe Music Awards e, proprio in questi giorni, ha ricevuto anche il Telegatto. Insomma, Diodato ha fatto incetta di premi e di riconoscimenti, tutti meritati. Il suo quarto album in studio, Che vita meravigliosa, è composto da 11 tracce in puro stile Diodato: delicate e riflessive. Ovviamente, non manca il brano con il quale ha vinto Sanremo, Fai rumore, che tantissimi di noi ancora cantano a squarciagola.

5. Tutti Fenomeni, Merce funebre

Tutti Fenomeni non è ascrivibile a nessun genere esistente. Non lo puoi paragonare a nessuno, ed è giusto così. Fatto sta che l’artista romano ha conquistato buona parte dei 100 addetti ai lavori che ci hanno aiutato a comporre le prime cinque posizioni della classifica. Grazie al contributo, fondamentale, di Niccolò Contessa, Giorgio Quarzo Guarascio ha pubblicato uno dei dischi d’esordio più interessanti del 2020. Un progetto che cambia ad ogni ascolto, fresco, irriverente e pieno di riferimenti letterali e non solo.

4. Francesco Bianconi, Forever

Quarto posto per il debutto da solista di Francesco Bianconi, storica voce dei Baustelle. Arricchito da diversi duetti, questo album è una delle perle del 2020 e la dimostrazione che Bianconi non vuole essere per tutti, ma solo che per chi ha la sensibilità e la delicatezza giusta per capirlo. Un disco non facilissimo da digerire, da ascoltare quando si è nella più totale pace dei sensi, lontani dallo stress e dalla frenesia della quotidianità. Insomma, tra inglese, italiano, arabo e riferimenti letterari, Francesco Bianconi ci ha regalato un debutto emozionante e carico di pathos.

3. Ghemon, Scritto nelle stelle

Sul gradino più basso del podio troviamo Scritto nelle stelle, il sesto album in studio di Ghemon pubblicato lo scorso aprile per Carosello Records. Causa pandemia l’uscita del disco ha subito diversi spostamenti ma, quando è stato pubblicato, è stato calorosamente accolto. Ghemon è sicuramente tra le penne più introspettive della scena musicale italiana, capace di raccontare spaccati di vita e storie in modo così naturale che spesso viene da chiedersi: ma come fa? 12 tracce che parlano di sentimenti in un momento in cui parlarne ci fa stare meglio. Un disco dalle sonorità magnetiche e pop che si guadagna, e merita, il terzo posto.

2. Gué Pequeno, Mr. Fini

Nonostante Gué sia riuscito a farsi odiare un po’ da tutti per diverse sue uscite spiacevoli, nel 2020 ha dato alla luce un progetto discografico di tutto rispetto. Un album così apprezzato da aggiudicarsi il secondo posto della nostra classifica, segno che la musica in tantissimi casi riesce a superare il gossip e la personalità poco apprezzabile dell’artista. Mr. Fini, pubblicato a due anni da Sinatra, racconta varie sfaccettature della personalità, che potremmo definire poliedrica, di Cosimo Fini. Oltra a diverse collaborazioni, il disco può vantare delle grandissime produzioni realizzata da Shablo, Low Kidd e Night Skinny. Avevo già inserito questo disco tra i migliori del primo semestre 2020 e avevamo detto che per noi sarebbe stato tra gli album dell’anno… e così è stato.

1. Brunori Sas, Cip!

Ad aggiudicarsi il primo posto è Cip! di Brunori Sas. Pubblicato a gennaio, a distanza di tre anni da A casa tutti bene, questo disco è valso a Dario Brunori il premio Tenco per il miglior disco in assoluto. Un grande risultato che va a coronare una carriera decennale fatta di successi, concerti in giro per l’Italia e singoli che ancora oggi fanno scendere una lacrima. Cip! in 11 tracce riesce a raccontare le storie degli uomini, tra quelli che si battono per il vero amore e coloro che sono vittime dei social e non riescono a staccarsi dai loro cellulari, dimenticandosi cosa vuol dire amare. E come avevamo detto sei mesi fa, con Cip! Brunori si riconferma uno dei fiori all’occhiello del cantautorato italiano. Con o senza Premio Tenco.