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“Luca” è lo stereotipo dell’Italia più bella, quella di Fellini e Rita Pavone

La profonda differenza tra centri e periferie è un tema che è stato affrontato tante volte in tante materie diverse, dall’urbanistica alla psicologia, passando per la sociologia e la letteratura. Da un lato la città frenetica, ambiziosa e dai legami distanti, dall’altro il paese sonnolento, anacronistico e fortemente comunitario. Luca è l’ultimo film prodotto dalla Disney Pixar, completamente ambientato in Italia, ed è in tutto e per tutto una celebrazione di quella vasta fetta del nostro Paese che vive tutti i giorni la vita di paese. Ambientato in un piccolo borgo marittimo della costiera ligure, il film racconta le avventure di due mostri marini, simili a dei tritoni, che si approcciano alla vita in superficie, camuffandosi da umani grazie ai loro poteri. Tra i temi trattati, non c’è molto di nuovo in casa Pixar: il rapporto genitori figli, le differenze etniche e culturali, il riscatto nei confronti del bullo. Sicuramente è qui che Luca difetta di originalità, ma forse dovevamo aspettarcelo, soprattutto vista la differenza di sponsorizzazione del prodotto nei confronti del precedente Soul, vincitore dell’Oscar per il Miglior film d’animazione. Il regista Enrico Casarosa propone una storia semplice, forse troppo infantile, ma con una poetica e un gusto davvero raffinato.

Probabilmente l’essere italiano e il vivere in un piccolo comune ha suscitato in me un qualcosa di più profondo e più vicino alla mia realtà, ma è un dato di fatto che Luca propone l’immagine di un Italia bella, anzi bellissima. Lo spettatore viene infatti sopraffatto da una serie continua di riferimenti alla cultura italiana un po’ retrò, ma che in tantissime realtà di paese è completamente attuale. Vediamo quindi gli anziani che giocano a scopa al bar, i pescatori al ritorno dalla loro battuta, i bambini che giocano a palla in piazza, ma anche tanti easter egg come le locandine dei film di Fellini, le canzoni di Rita Pavone e Edoardo Bennato e la mitica Vespa, vera protagonista di tutta la storia. Luca non è un capolavoro, ma è sicuramente un prodotto ben fatto, che diverte, commuove e soprattutto porta alla memoria degli spettatori di tutte le età quel sentimento agrodolce che tutti più o meno abbiamo vissuto nelle vacanze dai nonni o nelle serate estive in piazzetta. Chi vive in città potrebbe non capire l’essenza di questo film, magari troppo stereotipato per i gusti di chi ama gli aperitivi al Colosseo, ma la verità è che Luca mostra al mondo come si vive nei tanti paesi italiani.