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Tutti i film di Steven Spielberg dal peggiore al migliore

“Lo squalo” o “Schindler’s List”? “Il ponte delle spie” o “Salvate il soldato Ryan”? I 34 film di Steven Spielberg dal peggiore al migliore.

«I dream for a living», letteralmente «mi guadagno da vivere sognando», è forse la frase più iconica pronunciata dal regista Steven Spielberg from Cincinnati, Ohio, uno dei registi più popolari di tutti i tempi. Basterà anche solo scorrere la classifica per respirare la passione infinita che l’ormai pluripremiato cineasta ha trasmesso ai suoi spettatori dalla sua più tenera giovinezza fino all’età adulta, prima sgobbando con budget irrisori, poi conquistando finalmente l’accesso a cifre mastodontiche e tutte le più moderne tecnologie. In attesa del suo ultimo film, The Fabelmans, ecco la classifica definitiva di tutti i film di Steven Spielberg dal peggiore al migliore.

34. Firelight

A 17 anni Steven Spielberg dimostra tutto il suo precoce talento e genuino amore per la cinepresa girando il suo primo film con un budget irrisorio: 500 dollari. A guardare le rudimentali riprese che ritraggono un gruppo di scienziati che indaga su una serie di strane luci circolari che appaiono nel cielo causando la conseguente scomparsa di persone, animali e oggetti, andranno al cinema Phoenix 500 persone, pagando un dollaro di biglietto. Qualcuno però dovette averne pagati due perché il film – parola di Spielberg – fece registrare il profitto di un dollaro. 

33. Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

A 19 anni di distanza dall’ultima volta, il giovane avventuriero Mutt (Shia LaBeouf) spinge il ritorno sul grande schermo di Harrison Ford nei celebri panni di Indiana, l’archeologo più avventuroso ed amato di tutti i tempi, chiedendogli aiuto per ritrovare il leggendario teschio di cristallo di Akator. L’ultimo Jones però si rivela una delusione dal punto di vista della trama, confinando il titolo ad una semplice operazione nostalgia.

32. Il mondo perduto – Jurassic Park

Secondo capitolo di uno dei franchise più noti del mondo del cinema. Jeff Goldblum e Julianne Moore sono i protagonisti di un film più vicino ad un nuovo Godzilla piuttosto che alla splendida magia del primo capitolo che, infatti, incontreremo ben più avanti nella nostra lista.  

31. 1941 – Allarme a Hollywood  

Pellicola demenziale ricca di doppi sensi e incompetenza che ironizza sulla follia della guerra, mettendo in ridicolo l’esercito americano e altri “sacri” valori a stelle e strisce come, quello della famiglia. Proprio a questa dissacrante filosofia di fondo è imputabile l’insuccesso al botteghino, pur a fronte di un ricco budget ed altrettanto prezioso cast, che vede su tutti i volti noti di Dan Aykroyd e John Belushi, già in coppia esattamente un anno prima nel leggendario The Blues Brothers firmato da John Landis.

30. Always – Per sempre 

Pellicola fantastica e romantica con Richard Dreyfuss e Holly Hunter. La storia d’amore tra Pete, pilota dell’aviazione antincendi, e la bella Dorinda si interrompe tragicamente proprio durante l’ultimo volo di quest’ultimo. Pete tornerà però sotto forma di fantasma per aiutare la propria amata ad affrontare il dolore della perdita e salvarle la vita nel momento più difficile. Remake di Joe il pilota, film diretto nel 1943 da Victor Fleming e interpretato dal grande Spencer Tracy, sarà anche l’ultimo film della leggendaria Audrey Hepburn, nei panni dell’angelo Hap.

29. Sugarland Express 

È il film che, se si esclude l’amatoriale esordio Firelight, segna il debutto del regista in un lungometraggio cinematografico: Duel dell’anno precedente infatti nasce come film per la televisione. Sugarland Express è la storia di una donna (Goldie Hawn) che tenta di riunire la propria famiglia aiutando il marito a scappare di prigione per rapire il figlio, in affidamento temporaneo presso una famiglia di Sugarland. Un film che riscosse poco entusiasmo al botteghino, ma la scalata verso il successo per il giovane Steven Spielberg dista solamente 12 mesi. 

28. Il GGG – Il grande gigante gentile 

Sophie, una ragazzina di dieci anni, viene rapita dal grande gigante gentile e portata nel suo mondo. Questa è la trama del primo film diretto da Steven Spielberg ad essere prodotto e distribuito dalla Walt Disney, ispirato al romanzo di Roald Dahl e che parla ai giovani di solidarietà e gentilezza, non spingendosi però molto oltre. 

27. La guerra dei mondi  

Tom Cruise, Tim Robbins, Dakota Fanning e la fantascienza di Steven Spielberg, con congegni giganteschi che escono dal sottosuolo preannunciando l’arrivo di una crudele specie aliena, non bastano a riscattare un film nel suo complesso deludente viste le grandi attese. Una pellicola che perde il confronto con le altre del regista dedicate al tema delle visite aliene e che incontreremo più avanti nella nostra classifica. 

26. Amistad

Tanti volti noti – Matthew McCounaghey, Anthony Hopkins, Morgan Freeman e Stellan Skarsgard – per la pellicola storica che rievoca la rivolta degli schiavi africani a bordo della nave Amistad nel 1839 e il conseguente processo istituito contro l’uomo libero che ha guidato la rivolta. Un film molto ambizioso, ma che nel complesso non si rivela all’altezza del suo grande cast.

25. Hook – Capitan Uncino 

Un cast d’eccezione, Robin Williams (Peter Pan), Dustin Hoffman (Capitan Uncino) e Julia Roberts (Trilli) ai quali si aggiungono i camei delle star Phil Collins, David Crosby, George Lucas, Glenn Close e Gwyneth Paltrow. Un film rimasto nel cuore dei più piccoli, ma molto meno in quello del regista che affermò di sentirsi come un pesce fuor d’acqua mentre girava Hook

24. War Horse

Dopo essere stato separato a forza dal padrone, uno straordinario cavallo è fonte di ispirazione e cambiamento per molte persone, mentre attraversa i campi di battaglia della Prima guerra mondiale. Questa la trama di uno dei film meno conosciuti dello Steven Spielberg del XX secolo e che nel suo cast annovera attori importanti come Emily Watson e Benedict Cumberbatch.

23. A.I. – Intelligenza artificiale 

Pinocchio secondo l’acclamato regista della fantascienza Steven Spielberg. Questa volta a prendere vita non è un ciocco di legno ma un robot – Mecha per la precisione – che ha le sembianze di un bambino vero, programmato per dimostrare amore incondizionato. Rimasto solo in un mondo strano e pericoloso, David inizia un viaggio alla ricerca della propria identità andando a caccia della Fata Turchina: l’unica secondo lui in grado di poterlo trasformare in un “bambino vero”. Nel cast c’è spazio anche per Jude Law, nei panni di un robot-gigolò, che accompagnerà il piccolo David in una Manhattan ormai sommersa dagli oceani.

22. Indiana Jones e il tempio maledetto 

La seconda avventura del dottor Jones è in India, dove l’avventuroso archeologo si scontrerà con i membri di una setta sanguinaria allo scopo di recuperare una pietra dai poteri miracolosi. Molto più cupo e sanguinario del suo predecessore, il film non riuscirà ad ottenere lo stesso ampio consenso del capitolo precedente. 

21. The Post

Gli eterni Maryl Streep e Tom Hanks in una pellicola che è un inno alla libertà di stampa. Poiché “per affermare il diritto di pubblicare bisogna pubblicare”, l’editrice del Washington Post Katharine Graham, prima donna in tale ruolo negli Stati Uniti, e il redattore Ben Bradlee rischiano carriera e libertà per pur di rendere pubbliche le malefatte dei governi di quattro diversi presidenti degli Stati Uniti.  

20. Ready Player One  

Il film perfetto per gli appassionati della cultura pop, con una serie di citazioni a prova di nerd: dal T-Rex del suo Jurassic Park passando per Shining, la bambola Chucky o la macchina del tempo di Ritorno al Futuro. Il portale OASIS, protagonista dell’intera pellicola, è un universo virtuale che custodisce un inestimabile tesoro. 

19. Lincoln 

Un Daniel Day Lewis da Oscar nell’affresco cinematografico che immortala gli ultimi mesi di vita di Abraham Lincoln. Sospeso tra la Guerra civile e l’abolizione della schiavitù si dipana prima l’epopea poi il dramma del più acclamato presidente nella storia degli Stati Uniti. La fine è tutta racchiusa in un portone che si chiude alle sue spalle, per l’ultima volta. 

18. L’impero del sole 

Jim (un giovanissimo Christian Bale) è un ragazzino di undici anni che vive nella colonia inglese di Shangai quando i giapponesi nel 1941 invadono la città finendo per separarlo dalla famiglia e rinchiuderlo in un campo di concentramento. Il ritratto di uno scenario inconsueto della Seconda Guerra mondiale e che nel suo cast annovera anche la figura di John Malkovich

17. West Side Story 

Un classico del teatro divenuto ormai un classico anche del grande schermo. Due ragazzi di etnie diverse che si innamorano nella New York degli anni Cinquanta, questo è West Side Story, la rivisitazione del celebre film del 1961 a sua volta ispirato al libretto teatrale di Arthur Laurents che affonda a piene mani nella tragedia Romeo e Giulietta di Shakespeare. Un film stilisticamente perfetto e che devia dagli usuali canoni del regista, rimanendo però contenutisticamente non troppo innovativo. 

16. E.T. l’extra-terrestre

Dopo aver già esplorato una pacifica invasione di omini dallo spazio con Incontri ravvicinati del terzo tipo, il regista di Cincinnati propone il bis con E.T., un piccolo alieno abbandonato sulla Terra dai suoi simili, capace di ripetere sempre e solo la stessa frase. Un film magico quanto l’iconica scena del viaggio di Elliot (Henry Thomas) ed E.T. in bicicletta, con la Luna sullo sfondo. La scena più magica mai realizzata per la rivista britannica Empire.

15. Duel

Il film che, dopo l’esperimento Firelight, dona la celebrità al regista di Cincinnati è un road thriller che vede protagonista David Mann, un tranquillo commesso che, suo malgrado, si ritrova imprigionato in un pericoloso gioco al gatto e al topo in autostrada con un mostruoso camion guidato da un misterioso psicopatico. Girato in tredici giorni e nato come film per la televisione, Duel divenne ben presto un cult: solo il primo di una lunghissima e fortunata carriera che deflagrerà definitivamente appena due anni più tardi. 

14. Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno

Alla morte di Hergé, il padre del noto fumetto belga Tintin, tutti i diritti del personaggio sono passati alla moglie, la quale ha deciso di concedere al solo Steven Spielberg – del quale Hergé era un grande appassionato – di poter girare un film. Dopo lunghe traversie il risultato è una splendida pellicola d’animazione, griffata anche da Peter Jackson e Kathleen Kennedy, che strizza l’occhio a I predatori dell’arca perduta prodotto da Spielberg quasi trent’anni prima.

13. Minority Report 

Thriller fantascientifico ambientato in un futuro nel quale la città di Washington è riuscita a cancellare gli omicidi da ormai sei anni grazie ad un sistema chiamato Precrimine. Questo, basandosi sulle premonizioni di tre individui dotati di poteri extrasensoriali, detti Precog, riesce a impedire gli assassinii prima che essi avvengano, arrestando i colpevoli sulla base delle loro intenzioni. Un dilemma etico-filosofico vestito di action con i volti di Tom Cruise e Colin Farrell

12. Il colore viola

Una delle più brutali pellicole del regista di Cincinnati che parla, senza troppi veli, di incesto, abusi sessuali e domestici con Whoopi Goldberg e Ophra Winfrey. Quanto può essere dura la vita di una donna nel South lo dimostra la vicenda di Celie Harris, una donna «povera, negra e anche brutta» la quale intraprende una lotta lunga quarant’anni per ritrovare, dopo tanti abusi subiti, la sua vera identità.  

https://www.youtube.com/watch?v=yFMCW5-jdqM&ab_channel=Amblin

11. The Terminal

Viktor Navorski (Tom Hanks) è un cittadino dell’immaginario stato di Krakozhia intrappolato all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York per un «fastidioso problema burocratico», come lui lo definisce. È la versione, dolcemente romanzata, di una storia vera, quella dell’iraniano Mehran Karimi Nasseri intrappolato nel Terminal 1 dell’Aeroporto Internazionale Charles de Gaulle di Parigi tra l’agosto del 1988 e il luglio del 2006. Una pellicola romantica che sembra strizzare l’occhio in certi momenti al maestro della commedia sentimentale Woody Allen.

10. Il ponte delle spie

Un grande Tom Hanks e Mark Rylance nei panni rispettivamente di un avvocato statunitense e di una spia sovietica. Il primo viene ingaggiato per difendere il secondo in tribunale, dovendo poi aiutare la CIA ad accordare lo scambio tra la spia e il pilota dell’aereo americano U2 catturato dai sovietici, Francis Gary Powers (Austin Stowell). Un film che, come il successivo della lista, ci precipita efficacemente nelle torbide trame di spionaggio tipiche della Guerra Fredda. 

9. Munich

Nel 1972 il mondo è testimone dell’assassinio di 11 atleti israeliani alle olimpiadi di Monaco, questa è la storia di quanto accadde dopo: questo il prologo dell’emozionante thriller storico con Eric Bana, Daniel Craig e Geoffrey Rush che galleggia tra vecchio e nuovo mondo. Un film duro dove, diversamente da decine di altre sue pellicole, traspare una certa sfiducia nelle capacità individuali dell’uomo, nella possibilità del soggetto di salvare il mondo. La stessa che è possibile cogliere nell’ultimo sguardo di Avner verso una New York ancora caratterizzata dalla presenza delle Torri Gemelle: un macabro presagio di quello che accadrà molti anni dopo. 

8. Prova a prendermi

Una gigantesca rincorsa alla guardie e ladri che arriva ad interessare addirittura le due sponde dell’Atlantico.  La guardia – ovvero l’agente dell’FBI Carl Hanratty – è Tom Hanks, il ladro è Leonardo DiCaprio che veste i panni del famoso quanto estroso genio della truffa mondiale Frank Abagnale Jr. Al ritmo di Come Fly with Me del grande Sinatra va in scena un film che si colloca perfettamente a metà fra dramma e commedia. 

7. Indiana Jones e l’ultima crociata 

L’ultimo Indiana Jones – prima del suo sfortunato ritorno sugli schermi negli anni Duemila – è un grande film di avventura. La pellicola che vede Indiana Jones alla caccia del Sacro Graal è anche il capitolo della saga preferito dallo stesso regista di Cincinnati, forse per la presenza nel cast del leggendario Sean Connery (nei panni del padre di Indiana) o più probabilmente proprio perché, come già avvenuto in altri suoi lavori precedenti, Steven Spielberg affronta la tematica del rapporto padre-figlio alla quale, per vicissitudini personali, è da sempre molto legato.  

6. Incontri ravvicinati del terzo tipo 

La pellicola che garantisce a Steven Spielberg l’etichetta di grande regista dopo aver sbancato i botteghini due anni prima con Lo squalo. Dal film dedicato al feroce predatore degli oceani, il regista di Cincinnati recupererà il protagonista della sua nuova opera: Richard Dreyfus. La pellicola segnerà – dopo l’amatoriale esordio – il primo incontro del regista con la fantascienza, offrendoci la visione di un ipotetico incontro tra la razza umana ed extraterrestre presso il bizzarro massiccio roccioso della Torre del Diavolo. Se mai questo contatto avverrà, secondo Spielberg, sarà pacifico e all’insegna della musica, una lingua universale fra le galassie. 

5. Salvate il soldato Ryan 

Una madre riceve la visita di alcuni soldati che le annunciano la perdita dei suoi tre figli; il quarto, il paracadutista Ryan (Matt Damon), è invece scomparso in azione. L’esercito americano affida allora al battaglione guidato dal capitano John H. Miller (Tom Hanks) il compito di scovare e riportare a casa il giovane. «L’ho fatto per papà», affermerà dolcemente Spielberg riferendosi alla pellicola, una figura con la quale il regista ha intrattenuto a lungo un rapporto difficile.

4. I predatori dell’arca perduta

Il miglior capitolo della saga di Indiana Jones. Dopo la debacle di 1941 – Allarme ad Hollywood, Steven Spielberg aveva intenzione di riscattarsi girando un film alla 007. In suo aiuto accorse però l’amico George Lucas che gli propose qualcosa di diverso. Quel qualcosa era il personaggio di Henry Walton Jones Jr, per tutti Indiana, un archeologo in giacca di pelle, borsalino in testa e frusta alla mano. Un successo mondiale di critica e di pubblico. 

3. Jurassic Park 

«Voglio dei dinosauri alti otto-nove metri in grado di correre, è possibile?». Se fino al giorno prima la risposta sarebbe stata negativa, quella volta a Spielberg risposero di sì. Nasceva l’era digitale nel mondo del cinema, un’innovazione per molti seconda solo a quella del sonoro. Grazie alle potenzialità della computer grafica (CGI) e alla storia tratta dall’omonimo capolavoro letterario di Micheal Crichton, la pellicola diventa, alla sua uscita nelle sale, il maggiore incasso nella storia del cinema, anche sulle ali delle splendide note del compositore di fiducia John Williams.

2. Schindler’s List La lista di Schindler

Oscar al Miglior film e a Spielberg per la Miglior regia, tre grandi attori come Liam Neeson, Ralph Fiennes e Ben Kingsley, ma più di tutti un’opera sacra. Schindler’s List è infatti il lavoro che riavvicina il regista a tutti quei valori ebraici dai quali da piccolo era dolorosamente fuggito inseguendo il disperato bisogno di integrarsi con gli altri. Per il suo monumentale affresco in bianco e nero dell’Olocausto, Spielberg ha rinunciato ad ogni trucco cinematografico: c’è spazio solo per le cineprese a mano, i pigiami a righe, il filo spinato ed i pastori alsaziani. 

1. Lo squalo

A trent’anni la carriera e la vita di Steven Spielberg cambiano per sempre. Il 20 giugno 1975 nelle sale esce quello che doveva essere solo un film estivo” e che invece diventerà uno dei più grandi cult e blockbuster nella storia del cinema. Due sole note di John Williams mixate ad una pinna che si avvicina a bagnanti ed imbarcazioni riescono a terrorizzare non solo Martin (Roy Scheider), Quint (Robert Shaw) e Matt (Richard Dreyfuss), i timonieri dell’Orca, ma anche un’intera generazione. Un vero capolavoro della regia, più forte di problemi tecnici, ritardi e malumori e che consegnano alla storia, giovanissimo, il regista di Cincinnati.